Rete di imprese: vantaggi civilistici, contabili e fiscali
Le operazioni straordinarie rivestono un ruolo fondamentale nella vita delle imprese, soprattutto in un contesto economico, come quello attuale, dove tali operazioni vengono sempre più finalizzate a riorganizzazioni e ristrutturazioni aziendali.
La loro importanza strategica, finanziaria e fiscale richiede una pianificazione ed una strutturazione estremamente rigorose, per le quali è indispensabile la consulenza di professionisti.
Ad esempio, il contratto di Rete di imprese (istituito con Legge n. 33/2009 ed in costante aumento) è lo strumento che più di tutti ha migliorato le criticità delle PMI, legate alla necessità di innovare, proiettarsi in una dimensione internazionale ed incrementare i vantaggi competitivi.
Si tratta infatti di un accordo cooperativo fra imprese, che persegue l’obiettivo strategico di favorire la crescita economica delle singole realtà attraverso un programma comune che potrà passare, ad esempio, dalla condivisione di un medesimo immobile preso in locazione per poterlo usare a carattere temporaneo, anche in più volte ripetute, e attraverso l’impiego comune di un agente di commercio che proponga la vendita dei singoli articoli delle imprese facenti parte della rete, o prevedere altre collaborazioni o servizi fra le imprese interessate.
In tal modo si ovvierà a tutte le difficoltà legate all’uscita o all’entrata dal progetto delle varie imprese interessate.
Si provi per esempio a pensare che accadrebbe se venisse stipulato un contratto di locazione con più soggetti e poi una o più imprese si ritirassero prima, durante o dopo gli eventi, senza saldare la propria quota di canoni e spese? Ebbene, la scelta di un soggetto comune supera tali inconvenienti a fronte di regole chiare, precise e concordanti stipulate previamente dagli attori.
Pare evidente che un unico soggetto (individuato tramite un contratto di rete prima della partenza di ogni business) che rappresenti gli interessati potrà risolvere ogni questione che possa sorgere in corso di progetto, anche in tema di responsabilità verso i terzi clienti, poiché il soggetto responsabile potrà essere, appunto, la Rete d’impresa.
Il contratto di rete é infatti uno strumento semplice e flessibile – che può essere facilmente ottenuto tramite una scrittura privata tra le parti – purché in esso vengano riportati precisi diritti e doveri delle singole realtà, anche in merito alla creazione di un fondo comune per far fronte alle spese di realizzazione del progetto (canoni di locazione, bollette varie, spese per la costituzione del rapporto di agenzia, allestimenti di uno show room, spedizione della merce ai clienti, formazione di un sito di e-commerce, etc…).
Nella stipula del contratto di rete, poi, oltre ad una grande flessibilità, vi sono dei vantaggi importanti sotto il profilo fiscale.
Basti pensare alla possibilità di detassare gli utili per le società partecipanti, per la quota che si vuole accantonare a riserva e destinata all’effettuazione degli investimenti previsti dal programma delle imprese radunate in rete; oppure, in alternativa, si può prevedere che le singole realtà fatturino direttamente agli acquirenti, non costituendo alcun fondo patrimoniale comune, ma semplicemente delle obbligazioni pro capite per far fronte agli oneri derivanti dal progetto.
In sostanza, le variabili sono tante e a tutte si può accedere con attenzione e chiarezza di intenti tra le parti.
Un progetto abbozzato in qualche modo potrebbe, infatti, comportare difficoltà un domani, sotto il profilo giuridico, civilistico e tributario, sia tra i partecipanti al consorzio che nei confronti dei terzi, enti pubblici compresi.
Per questo, accanto agli adempimenti civilistici, contabili e tributari, lo Studio Legale può offrire assistenza altresì nella valutazione di aspetti strategici, come la pianificazione, la progettazione e la gestione di reti stabili e dinamiche.
Milano, 1° dicembre 2015
Avv. Stefano Salvetti
Avv. Luigi Colantuoni