Allerta preventiva per evitare il fallimento

 

Allerta preventiva per evitare il fallimento

Il 1°febbraio la Camera ha approvato il disegno di legge che modifica ampiamente la Legge fallimentare, introducendo procedure innovative come l’allerta e rivisitando istituti fondamentali come il concordato e la ristrutturazione del debito. Tale disegno di legge deve ora essere approvato dal Senato.

La procedura di allerta dovrebbe prevedere una segnalazione all’organismo di composizione della crisi, cositituito presso ogni camera di commercio, prima di qualsiasi segnalazione all’autorità giudiziaria. INPS e Fisco non segnaleranno più all’autorità giudiziaria eventuale crisi dell’impresa ma si rivolgeranno all’organismo di cui sopra.

Se un’azienda versa in condizione di insolvenza, la procedura di allerta da ora in poi non terminerà più davanti all’autorità giudiziaria, ma quest’ultima segnalerà l’insolvenza al pubblico ministero.

Altra novità sono le misure premiali per l'imprenditore che si rivolgerà tempestivamente alla procedura di allerta, o che ricorrerà ad altri istituti per una soluzione concordata della crisi.

Tali premi potranno avere carattere patrimoniale o saranno rappresentati da esoneri: l’imprenditore sarà esente dalla responsabilità penale per i reati previsti dalla legge fallimentare, se il danno patrimoniale non sarà grave. Sono previste anche attenuanti per tutti gli altri reati e riduzioni sia di interessi che di sanzioni relativi ai debiti fiscali dell’impresa. Non vi saranno multe per chi non seguirà tali condotte.

Sempre nella prospettiva di risolvere la crisi in ambito stragiudiziale, è stato facilitato l’accesso ai piani di risanamento e agli accordi di ristrutturazione dei debiti, rivista la disciplina dei privilegi che prevede un sistema di garanzie mobiliari non possessorie, e semplificate le regole processuali a vantaggio della rapidità delle procedure concorsuali.

Il nostro studio segue con attenzione l’evoluzione di questi nuovi istituti, avendo acquisito negli anni una comprovata esperienza nell’affrontare tali problematiche. Attendiamo ora le ulteriori ed eventuali modifiche che giungeranno dal Senato.

Milano, lì 06/02/2017

Avv. Stefano Salvetti